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lunedì 18 marzo 2024

APRILE 2024 PFAS ARZIGNANO DUE NUOVI LIBRI

 

DUE INCONTRI PER  PRESENTARE DUE NUOVI LIBRI SUI PFAS  

              

  12 aprile al  Teatro Mattarello – ore 9.45 

 https://www.inarzignano.it/2024/03/pfas-gli-inquinanti-eterni-incontro-al-mattarello-con-giuseppe-ungherese-e-alberto-peruffo/


 19 aprile alla biblioteca civica Bedeschi  di Arzignano – ore 20.30 

https://www.inarzignano.it/2024/03/39529/


 PFAS. Gli inquinanti eterni e invisibili nell’acqua. Storie di diritti negati e cittadinanza attiva

Conduce l’incontro Alberto Peruffo, attivista, coordinatore PFAS.land.
Sarà presente l’autore del libro 
Giuseppe Ungherese, responsabile della campagna inquinamento di Greenpeace Italia.

Il libro riporta la prefazione dell’avvocato Robert Bilott, celebre per lo strenuo impegno nella lotta all’inquinamento chimico di multinazionali americane anche nel nostro territorio.

L’incontro è aperto alla cittadinanza e alle scuole.

Incontro proposto da CiLLSA – Cittadini per il Lavoro, la Legalità, la Salute e l’Ambiente , PFAS.land e Gruppo Educativo Zero Pfas del Veneto

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MAMME RIBELLI
Le mille battaglie da nord e sud, contro l’inquinamento e per la salute di tutti

Dialoga con Linda Maggiori,  l’autrice del libro, Giovanni Fazio (CiLLSA)

 “Un libro unico, che dà voce alle donne, ma non solo, che da anni fanno parte della Rete delle Mamme Da Nord A Sud e racconta le loro lotte contro l’inquinamento dei territori e il saccheggio ambientale, per la salute dei loro figli e dei figli di tutti... Sono tutte mamme ribelli che lottano indomite per la vita e per la terra, contro la devastazione dell’ambiente e l’omertà istituzionale, forti di una profonda solidarietà intergenerazionale. E quando le madri si muovono, si muovono anche le montagne.”

Incontro proposto da CiLLSA – Cittadini per il Lavoro, la Legalità, la Salute e l’Ambiente e Gruppo Educativo Zero Pfas del Veneto

Entrambi gli eventi che hanno avuto la condivisione  del Comune di Arzignano (assessore Zero Pfas e assessore istruzione)  sono stati organizzati dalla scrivente per conto di  CiLLSA ma soprattutto per il gruppo Educativo Zero Pfas di cui sono coordinatrice.

 Invitati perciò gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado per il libro di Ungherese  e una classe del CTP di Arzignano  per il libro di Maggiori

  Ci teniamo a  presentarli ai ragazzi delle scuole

 Sono libri  che parlano  di nuovo civismo. La storia di chi, vittima della disillusione, ha trovato la forza e coraggio per cercare di cambiare lo stato delle cose. Sono spunti per le pratiche di cittadinanza attiva che fanno parte integrante del progetto sui Pfas che da sei anni presentiamo agli istituti scolastici

 "𝑨 𝒄𝒉𝒊, 𝒄𝒐𝒏 𝒕𝒆𝒏𝒂𝒄𝒊𝒂 𝒆 𝒄𝒐𝒓𝒂𝒈𝒈𝒊𝒐, 𝒍𝒐𝒕𝒕𝒂 𝒐𝒈𝒏𝒊 𝒈𝒊𝒐𝒓𝒏𝒐 𝒑𝒆𝒓 𝒅𝒊𝒇𝒆𝒏𝒅𝒆𝒓𝒆 𝒊 𝒑𝒓𝒐𝒑𝒓𝒊 𝒅𝒊𝒓𝒊𝒕𝒕𝒊": questa la dedica di "PFAS. Gli inquinanti eterni e invisibili nell'acqua. Storie di diritti negati e cittadinanza attiva", di Giuseppe Ungherese  "Ragioniamo con la nostra testa e non rassegniamoci  ai soliti compromessi al ribasso che la politica è in grado di produrre. Facciamo la nostra parte per disegnare, fin da subito, un futuro diverso in cui la contaminazione da inquinanti eterni sia solo un ricordo"…. è la conclusione 

 Linda Maggiori ci ricorda  che nel suo libro “…le madri del movimento si raccontano in prima persona; ho raccolto la loro storia e la riporto ai lettori  affinché conoscano il coraggio, la forza e la tenacia di chi si impegna per il futuro dei figli di tutti”   Dal nord a sud della penisola le lotte riguardano la difesa dell’acqua come bene comune, la denuncia della presenza di pesticidi e Pfas nelle falde acquifere, la presenza di siti contaminati, l’aria irrespirabile delle città e tanto altro ancora.

 Due libri che fanno un cenno al lavoro del Gruppo educativo nelle scuole (pag 126 libro di Ungherese e pag 44 libro di Maggiori). 

Due libri che fanno breccia emotiva, che perciò, a maggior ragione, oltre che per i loro contenuti, sono da far conoscere agli studenti, così come continuo a fare portando quelli di attivisti che operano qui in Veneto

  Alberto Peruffo “Non torneranno i Prati”

Federico  Bevilacqua “Formula di un disastro invisibile  

Francesco Miazzi “Come le strope”

Domenico Callipo “Storie di Volontariato dalla Campania al Veneto”.     

 

Donata Albiero                             18 marzo 2024                                                                                                                                                                                                                                                          

 

 

 

 





venerdì 8 marzo 2024

DONNE OTTO MARZO 2024 DIRITTO ALLA VITA E ALLA SALUTE

 

OTTO MARZO 2024 

8 marzo 2024-  IIS Sartori Lonigo "Donne salute e pfas"  

Liliana Segre, nel giorno della memoria ha detto, parlando della Shoah, che il ricordo di questa tragedia dovrebbe essere 364 giorni l’anno, lo stesso dovrebbe avvenire per sostenere i diritti delle donne e la parità di genere,  ricordati l’otto marzo di ogni anno.  

I movimenti femministi, nel mondo, da diversi  anni  danno  uno specifico significato alla Giornata internazionale della donna organizzando  uno sciopero generale: della produzione e della riproduzione, del consumo e dai ruoli sociali imposti dagli stereotipi di genere.

In Italia, oggi  è STATO indettolo sciopero  generale dai sindacati di base e da alcuni settori di quelli confederali (CGIL, CISL e UIL) . Le richieste alla base  riguardano principalmente la parità di genere, il contrasto ai femminicidi e alla violenza di genere, ma anche il salario minimo e l'opposizione  all’autonomia differenziata.                                                                                                    

Noi del gruppo educativo Zero pfas del Veneto, in una scuola,  abbiamo dare il nostro contributo alla  riflessione  impostando  il nostro intervento e quello dell’esperto  sulla VIOLENZA CONTRO LA DONNA perpetrata dalle sostanze chimiche chiamate PFAS. Trattasi di una  violenza, silenziosa, invisibile, sconosciuta alla massa e  dalle stesse donne. Una violenza, generata dal profitto delle  lobby che producono PFAS e non prevenuta da chi avrebbe il dovere di difendere le ignare vittime. Le Pfas sono state troppo a lungo ignorate e ancora oggi i loro effetti non vengono affrontati, forse perché non causano morti improvvise, ma entrando nell’organismo determinano una degradazione silenziosa e ineliminabile.                                                                                                                                       Abbiamo portato con noi a testimoniare  Michela, una donna, una madre,  una mamma No PFAS,  una attivista che lotta per il diritto alla vita, alla salute, alla difesa dell’ambiente.


Concetti chiave in difesa dei diritti sono stati poi enunciati dall’esperto dott. Fazio:
 One health,  rischio, prevenzione,  comunicazione.

La nostra soddisfazione stamattina è stata quella di vedere una cinquantina di studentesse e di studenti di Lonigo  che riflettevano  sulla situazione vissuta dalle donne contaminate dai pfas ( le loro madri), concretamente, e di aver offerto loro  una reale occasione di crescita e di  consapevolezza.

Donata Albiero

Ps   Riporto un post del novembre 2023 in merito

https://donataalbiero.blogspot.com/2023/11/violenza-chimica-contro-le-donne.html

 

 

martedì 30 gennaio 2024

PFAS TOUR ANNO SCOLASTICO 2023 2024

 

PFAStour  GEOGRAFIA CONCRETA

 PASSEGGIANDO CON  STUDENTI LUNGO IL RETRONE  E LA POSCOLA



 Sessantotto alunni di terza e seconda media  -IC Barbarano Mossano, il 31 gennaio 2024, passeggiano per tre ore lungo il Retrone (guida Pierangelo Miola) .    

Cinquantadue studenti del liceo Cornaro di Padova si avventurano, il 20 febbraio 2024, per tre    ore nella zona del Poscola (guida Alberto Peruffo)

 Tali  uscite  sono all’interno del percorso educativo "PFAS INQUINANTI PER SEMPRE"  che comprende oltre il progetto o la  sensibilizzazione,  la geografia concreta, la conoscenza cioè dei territori nella loro bellezza ma anche nello scempio che se n'è fatto.  .

 Mi rifaccio alle parole di don Albino Bizzotto con il quale da anni, condivido come laica l’Epifania della terra, ogni  6 gennaio.

 " TERRA SOGGETTO DI DIRITTI

Partiamo da una realtà devastata, che penetra nella nostra vita quotidiana con l'aria che respiriamo, l' acqua che beviamo e il cibo che assumiamo.

Abbiamo bisogno tutti di comprendere che quando parliamo della Terra e di come la trattiamo, parliamo delle nostre persone, della nostra vita, in particolare di quella dei bambini e del loro futuro.

E di cammino, a piedi, toccando terra, ne abbiamo tanto da fare assieme per passare dalla Terra oggetto, alla Terra soggetto con diritti; da proprietà privata assoluta, a bene comune di tutti e per tutti;  da miniera inesauribile di risorse per le nostre produzioni e trasformazioni, a placenta universale per la generazione e rigenerazione della vita di tutti gli esseri, in tutte le sue forme ed espressioni; da discarica di tutti i nostri rifiuti, a organismo resiliente di reintegro degli elementi vitali; da attività di sfruttamento sia industriale, che agricolo per speculazioni economico finanziarie con continuo consumo di suolo, a recupero di terreno coltivabile e restituzione della bellezza del paesaggio. 

Partiamo dall'acqua inquinata dai PFAS e dal territorio ferito e avvelenato non per esaurire il nostro impegno e la nostra attività sull'acqua e sull'Autostrada Pedemontana veneta, quanto per prendere coscienza della situazione drammatica e dell'urgenza del nostro impegno condiviso su tutto il territorio.

Sapendo che la Terra non comprende né i nostri dibattiti, né le nostre prediche, ma solo i nostri comportamenti; sapendo che alla Terra, in questo momento va data precedenza assoluta su tutte le attività antropiche, per quanto belle e importanti.

Invitiamo tutte le persone, nella forma più pressante e universale possibile, chiedendo a tutti di andare oltre alle proprie identità politiche, sociali e religiose. Non si tratta di vincere, ma semplicemente di vivere; ci riguarda tutti indistintamente" (Epifania 2024).

 Ai ragazzi cercheremo di far capire che  il nostro territorio va difeso, coltivato e amato facendo la  buona politica per tutti e non per pochi. La salute, il lavoro,  lo sviluppo della cultura, la tutela del paesaggio non sono parole, sono i valori della  nostra Costituzione.           

A tutti quindi il dovere di contribuire  perché l'indifferenza è il peggiore dei mali

 Dai ragazzi  speriamo in un  “SUSSULTO MORALE” per la sorte che stiamo riservando al suolo.

 Il nostro amico ecologista Dante Schiavon  ci introduce al pensiero di  Paolo Pileri che insegna Pianificazione e progettazione urbanistica al Politecnico di Milano :

 Scrive Pilieri :

“Il suolo non ha voce. Subisce in silenzio. Muore senza rantolii. Soffre senza gemere. La sua unica possibilità di dire qualcosa è affidata a noi, alle nostre parole, alla nostra denuncia, al nostro sguardo compassionevole, al nostro attivismo ecologico, al nostro lavoro di restituzione dei significati giusti a quei concetti che altri manomettono per propria avidità e comodità. Rompiamo noi il mutismo della terra dolente dandole voce, per dire che il suolo è un ecosistema vivente e non solo una merce utile a un qualche bisogno; che il suolo è uno spessore e non una squallida estensione; che è vivo e non è cosa morta; che non è rinnovabile né resiliente; che non ha bisogno del nostro avido concetto di valorizzazione perché è valore generoso già di per sè. Ognuno di noi ha una voce per dare voce al suolo salvandolo: usiamola.”

 E ancora

“Non si dà ragione. Lui, così generoso verso noi tutti, e noi, così scellerati verso di lui. Attonito tanto delle affermazioni di una classe politica governante che non sa quel che fa non facendo nulla per fermare il consumo e i degradi del suolo, quanto delle opposizioni che stando più zitte del dovuto finiscono per compiacere l’aggressore.”)

 Ci accompagna la descrizione di  un libro  “L'intelligenza del suolo. Piccolo atlante per salvare dal cemento l'ecosistema più fragile”   Altreconomia 2022

 “Il suolo è la pelle del Pianeta, pochi centimetri brulicanti di vita senza i quali non sarebbe possibile produrre il cibo necessario per l'uomo e gli animali. Il suolo è generoso: dona questi e altri benefici gratis. E noi lo distruggiamo. Questo libro spiega perché è indispensabile proteggerlo. Il suolo è bello e vivo: è un ecosistema straordinario, un consesso di miliardi di esseri viventi in pochi centimetri, un laboratorio che trattiene e cede l'acqua, sequestra la CO2 più di qualsiasi pianta, crea l'humus che rende fertile la terra e che permette la nostra vita e quella degli animali ed è una vera farmacia a cielo  distrutti due metri quadrati di suolo e la politica ignora il pensiero ecologico. Non è un caso che aperto. Come scrive Henry David Thoreau il suolo è "poesia vivente". Il suolo - insomma - non è una superficie, ma uno "spessore". Il suolo non è solo intelligente ma soprattutto generoso, perché ci dà tutto questo gratuitamente. Ma purtroppo è anche molto fragile, ed è inerme di fronte alla stupidità e all'avidità di chi lo considera una "risorsa" da sfruttare. Non è rinnovabile né resiliente: quando viene cementificato, impermeabilizzato, eroso o inquinato è perso per sempre. Un libro che lancia un vigoroso appello, per riflettere su quello che abbiamo sotto i piedi e mobilitarci per proteggerlo. Perché non basta inserire la parola ambiente in Costituzione se ogni secondo che passa in Italia vengono distrutti due metri quadrati di suolo e la politica ignora il pensiero ecologico. Non è un caso che manchi ancora una giusta legge nazionale sul consumo di suolo.”

 Avanti!

Donata Albiero


ALLEGATI schede 

FIUME RETRONE 31 gennaio 2024 .    Uscita didattica con il gruppo OPERATIVO Zero Pfas del VENETO   e “Vaghe Stelle”   GUIDA P. MIOLA 

  L’uscita si inserisce nelle azioni didattiche e divulgative poste in essere dal GRUPPO educativo Zero Pfas  del Veneto , nei confronti dell’utenza scolastica, per sensibilizzare sulla gravità e sulla diffusione dell’inquinamento da Pfas nella pianura veneta occidentale e promuovere percorsi di cittadinanza attiva e responsabile.

 Il Fiume Retrone, nei pressi di Vicenza, è tra i corsi d’acqua fortemente interessati e presenta, oltre alla presenza rilevante di Pfas, diverse altre problematiche e minacce a suo carico:

        ·        dal punto di vista della qualità delle acque, altri inquinanti (ad es. eccessivo carico di colibatteri);

·        dal punto di vista paesaggistico-ambientale (attraversa aree fortemente urbanizzate, infrastrutturate ed industrializzate;  è stato ampiamente oggetto di lavori idraulici che lo hanno rettificato, scarificando parte delle caratteristiche morfologiche originarie);

·        dal punto di vista dell’accessibilità e percorribilità pubblica (parte degli argini sono preclusi al passaggio per presenza di strutture o per occupazioni e funzioni di vario tipo).

 Il Retrone, tuttavia, è un corso d’acqua che presenta numerosi valori, originari e attuali. 

        ·        è un importante esempio di fiume di risorgiva;

·        esistono ancora – sebbene abbiano perso l’originaria integralità – relitti e segmenti delle rogge di risorgiva, un tempo sfruttate a scopo irriguo;

·        presentava in passato una certa importanza economica locale grazie all’utilizzo della forza motrice (numerosi mulini soprattutto nell’area di Creazzo);

·        percorre (o interessa nell’ambito del bacino complessivo Retrone-Valdiezza-Dioma) pregevoli spazi rurali periurbani costituendo un importante corridoio ecologico, lambendo anche ambiti ricchi di siepi agrarie e boschi di rilevanza naturalistica e ambientale (es. la Valdiezza, la Garzaia di Altavilla, boschi e boschetti nella zona di Creazzo, argini vegetati di Colombaretta, area del Biron e Bosco Carpaneda, Boschi del Quarelo, Parco Retrone, area Gogna).

·        in alcuni tratti arginali sono state ricavate delle frequentate vie di fruizione ricreativa e un importante Parco Urbano (“Parco Retrone”);

·        attraversa infine il centro storico di Vicenza rivestendo un significativo ruolo nel paesaggio urbano, nella memoria storica, letteraria, popolare e – in sintesi – identitaria per i vicentini.

 Scopo dell’escursione è, quindi, far cogliere il contrasto tra i valori del Retrone come risorsa socio-ambientale (sia posseduti “in origine”, sia esprimibili nell’attualità, sia potenzialmente valorizzabili) e i fattori di minaccia e degrado che su di esso gravano.

 Con il suo principale affluente, la Dioma, il Retrone potrebbe rappresentare un ottimo elemento di integrazione tra Natura e Urbanità, inserendosi come ecosistema di spicco nell’interfaccia Città-Campagna e rivelando molti possibili spunti di interesse storico e documentale nei riguardi della sua  regimazione, della gestione idraulica, dell’utilizzo antropico.

 La presenza di numerosi e gravi motivi di alterazione e compromissione a carico di questo corso d’acqua ne penalizza pesantemente anche i valori, rendendolo in vari tratti del suo corso un fiume non frequentato, “dimenticato” e talvolta inaccessibile o evitato.

 Attraverso la lettura dei contrasti, che evidenzia le dinamiche negative e le responsabilità ad esse legate, ma che non trascura le valenze positive e quelle potenzialmente sviluppabili, si vorrebbe dare un quadro ecologico/culturale complessivo sul sistema Retrone-Dioma rappresentando “cosa potrebbe essere” il fiume se potesse esprimere le sue potenzialità di interesse collettivo (sociale ed ambientale) e cosa purtroppo “può essere” a causa delle limitazioni che ha subito e subisce sul profilo ambientale e sanitario.

  

FIUME POSCOLA 20 febbraio 2024 . Uscita didattica con il gruppo OPERATIVO Zero Pfas del VENETO e  la GUIDA A. PERUFFO ( coordinatore di Pfas.land) 

Punto di arrivo  Pullman: Piazzale Miteni ore 9 (Partenza escursione) 

Programma

 (Valle dell’Agno, Vicenza) è un luogo di risorgive riconosciuto dall’Europa come SIC cioè sito di interesse comunitario proprio per questa ricca presenza di acqua. In questo luogo il torrente Poscola prende forza e dopo alcuni chilometri, a Montecchio Maggiore, confluisce nel torrente Agno che però da qui si chiama fiume Guà. La superstrada a pagamento Pedemontana Veneta, prima di entrare nel colle e dopo 6 Km sbucare in Val Leogra, passa sopra le risorgive delle Poscole Punto di arrivo Pullman: Piazzale Miteni ore 9

Tragitto: Partenza per visitare la Poscola dietro l'azienda, quindi attraversare i cantieri della SPV nell'antica

Contrada di Valbona - semidistrutta, di Montecchio, dove esce la galleria della Ghisa - per salire ai Bernuffi per il Sentiero/Strada degli Asini, prendere L'Alta Via dei Montecchiani, toccare il Monte Spiado sopra la Miteni e la SPV, percorrere la cresta dei Costi Alti Monte Schiavi Sentiero Zaia e arrivare al Capitello della Cocca. 

Punto di ritrovo Pullman: Capitello della Coca - Monte Schiavi Castelgomberto, ore 12

POSCOLA

 Nasce a Priabona di Monte di Malo, da una piccola grotta. Scorre inoltre a Castelgomberto, Trissino sfociando a Montecchio Maggiore nel fiume Guà. 

LE POSCOLE 

Le Poscole (VI) Le Poscole poste a Nord del territorio del Comune di Castelgomberto

Questo è potuto avvenire poiché, rientrando la Pedemontana nella legge obiettivo (21 dicembre 2001 n. 443) la valutazione d’impatto ambientale o VIA fu fatta sul progetto preliminare e non su quello definitivo. Ma non basta, il 15 agosto 2009 il Governo su richiesta dell’allora presidente della Regione Giancarlo Galan e sulla base di una presunta emergenza traffico, nominò il commissario straordinario per la Pedemontana nella persona di Silvano Vernizzi espressamente indicato dallo stesso Galan. Silvano Vernizzi era (e tale rimase per alcuni anni anche con la nuova nomina) massimo dirigente regionale del settore infrastrutture, amministratore delegato di Veneto Strade, presidente delle commissioni regionali VIA e valutazione impatto strategico o VAS, commissario per il passante di Mestre e al di fuori di questi compiti forniva consulenze. La Corte dei Conti recentemente ha accusato il Governo e la Regione di non aver mai esercitato il controllo sull’operato del commissario (deliberazione 18/2015/G. del 30 dicembre 2015). Nel giugno 2014 alle Poscole iniziarono i lavori della superstrada. Essi per un anno consistettero nell’estrarre fango e poi nel conficcare pali di cemento con il sistema della bentonite per indurire il terreno molle. Di fatto questo luogo era già stato degradato dalla scelta dell’amministrazione comunale di autorizzare una nuova zona industriale proprio su parte dell’area delle risorgive. Molti capannoni poi sono rimasti vuoti, vari quelli abusivi (reato nel frattempo prescritto: procuratore capo del tribunale di Vicenza Antonino Cappelleri). Nel 2014 l’Europa ha stanziato 700.000 euro per le risorgive del Nord Vicentino tra le più importanti d’Europa. Ma delle risorgive delle Poscole non ci si interessa più e passando oggi per Castelgomberto è difficile riconoscere la località Poscole mentre compare un itinerario Poscole cioè un sentiero, un ricordo Daniela Muraro Montecchio Maggiore Fonte: https://disastropedemontanaveneta.wordpress.com/

2.       IL DEGRADO  AMBIENTALE OGGI

https://pfas.land/2023/10/18/18-ottobre-2023-poscole-passato-e-presente-testimonianze-di-una-violenza-ambientale-senza-precedenti-tra-speculazione-e-pfba-i-nuovi-dati-arpav/?fbclid=I

 

LE | POSCOLE, PASSATO E PRESENTE. TESTIMONIANZE DI UNA VIOLENZA AMBIENTALE SENZA PRECEDENTI. TRA SPECULAZIONE E PFBA. I NUOVI DATI ARPAV

 

 3.  UNA ESPERIENZA SCOLASTICA  [https://bit.ly/36d9Oma]

Riporto un testo-esperienza-testimonianza del prof. Dalla Costa Dario impegnato in un primo sperimentale tour scolastico di «geografia concreta» - con gli studenti della superiori - a difesa dei nostri territori, proprio nella zona, oggetto del nostro giro   .


https://casacibernetica.cloud/2022/02/14/homo-caminans-spunti-di-geografia-concreta-tra-le-spurghe-e-la-valbona-di-montecchio-maggiore-i-popoli-passano-i-territori-restano-devastati-come-le-poscole/?fbclid=IwAR3le7HynaFmfW_zKPCCDMoO_1J9q3nMBCKW1hzBGDmWB-X5-1vembNLrvs



    

mercoledì 27 dicembre 2023

QUALI AUGURI PER IL 2024

 BUON ANNO?  

 Guerra: una parola che non vorrei mai sentire pronunciare.

Invece sono 59 i conflitti in corso nel mondo: dalla Palestina all' Ucraina, all’ Afganistan, conflitti aperti. E le vittime sono prima di tutto i bambini.Sono oltre un milione i bambini in fuga dalle bombe russe in Ucraina. Migliaia sono i  bambini morti dall'inizio del conflitto a Gaza nell’ ottobre 2023 (fonte Ansa: 'Circa 8.000 bambini e 6.200 donne si contano tra le vittime'-Striscia di Gaza, 20 dicembre 2023). Ma sono 200 milioni quelli che vivono nelle zone dove si svolgono le guerre del mondo, molti dei quali affrontano già livelli di fame senza precedenti . Un numero che continua vertiginosamente ad aumentare.


Non è andata meglio con la questione del
 cambiamento climatico.

“Siamo su un’autostrada verso l’inferno climatico con il piede ancora sull’acceleratore” dichiarava a fine 2022 il  Segretario generale Onu, Guterres.


E con la guerra…
  nel 2023  il problema non ha avuto posto nella politica tesa solo a trovare soluzioni per armamenti e utilizzo fonti energetiche  inquinanti.

Le differenze sociali, poi, si stanno acuendo non solo nel mondo ma all’interno del nostro stesso Paese, mostrando una tara di sistema della nostra società e delle istituzioni che la governano, l’incapacità di mettere al centro la “cura”, intesa come sistema integrato di politiche imperniate sui diritti individuali, collettivi, ambientali (cambio di paradigma): i cittadini e il loro diritto alla salute al primo posto.

Viviamo in un’epoca caratterizzata dalla paura, dalla divisione e dalla demonizzazione, dallo sconforto, dalla rassegnazione. Dobbiamo reagire se vogliamo salvarci, dobbiamo cambiare lo status quo in cui ci troviamo a vivere. E per cambiare dobbiamo avere speranza.                             Avere speranza è un atto politico, “un tratto di sopravvivenza”, per dirla con le parole di Jane Goodall.                                                                          

 Lo ripeto spesso agli studenti che incontro a scuola parlando di degrado ambientale e del ruolo attivo che essi possono avere. Dall’Età della pietra in poi l’essere umano si è sempre affidato alla speranza per superare le prove più dure. Perché perdere la speranza di fronte al male significa arrendersi.

  E io non voglio arrendermi.

 Continuerò il mio impegno in CiLLSA, associazione ambientalista dell’’ovest vicentino,  nel movimento No Pfas,  nel percorso educativo portato avanti a scuola , nel condividere ogni azione per la Pace .

Auguro un 2024 di rinnovata energia positivaper tutti noi  attivisti che ci battiamo  contro le ingiustizie sociali, culturali e ambientalii diritti umani negati, per i giovani impegnati per il clima, i Fridays for future”, per i ‘difensori’ della scuola pubblica inclusiva e solidale, per quanti promuovono l'integrazione dei rifugiati e migranti in Europa, per quanti si adoperano per la Pace... 


Ogni lacrima o goccia di sudore versato, ogni singolo bambino aiutato, ogni nostro giorno vissuto nell’impegno civile e sociale significa cambiare le cose, comunque vada. 

Insieme possiamo fare la differenza

 Donata Albiero 

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QUESTIONE  PFAS     

https://donataalbiero.blogspot.com/2023/12/pfas-un-percorso-educativo-tra-le-mille.html       

https://donataalbiero.blogspot.com/2023/12/pfas-il-2023-nelle-scuole.html