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martedì 5 novembre 2013

SOCIAL NETWORK SFIDA EDUCATIVA

Dal contatto alla relazione
 http://youtu.be/obCiCJOPsXk

The Social Network
 
Il film che parla della storia di Mark Zuckerberg, il giovane studente che inventando Facebook ha rivoluzionato la propria vita e quella di intere generazioni di internauti. 


Cogito ergo sum:
 asseriva  il filoso Cartesio  nel 1600 

Facebook ergo sum:
direbbe il filosofo dei tempi moderni se avesse l’occasione di incontrare anche solo per una manciata di ore un gruppo di adolescenti del 2013.
 Da tempo rifletto sui social network e il loro uso tra i giovani, ponendomi  l’interrogativo se come adulti  (genitori, docenti, formatori) dobbiamo semplicemente prendere atto del fenomeno oppure ci spetti un ruolo educativo.  
 A rafforzare i miei interrogativi sul da farsi, sono le esperienze in internet che conduco da un anno individualmente o quale appartenente alla neo associazione CiLLSA (Cittadini per il Lavoro, la Legalità,, la Salute, l'Ambiente)  che ad Arzignano vuole comunicare con i cittadini sugli  aspetti sociali e politici della vita quotidiana.

Ho cercato una nuova formula incisiva e pervasiva di contatto con le persone, al di là della visibilità diretta che ritengo ancora essenziale nell'impegno civile e sociale , in piazza, in cui 'metterci la faccia' con banchetti, petizioni, o in  assemblee pubbliche; l'ho  trovata nel fenomeno dirompente dei social network, fino a un anno fa snobbato.  
Sì perché ho scoperto che, nel mio blog condiviso in facebook,  intitolato GENERAZIONE SPERANZA, in cui inserisco i vari post su questioni educative ambientali, politiche, umane, rispondevano, commentando, o segnalando il passaggio, giovani ex miei  studenti; gli stessi poi comunicavano tra loro, con provocazioni,  riflessioni, battute, allargando la cerchia , creando  nuovi contatti, amicizie virtuali, nuove discussioni.

Finalmente, credo di aver capito in che cosa consista la nuova dimensione 'relazionale'.
 Gli spazi vissuti non si limitano più solo al muretto del quartiere come avveniva quando io ero ragazza; in internet nascono nuove piazze in cui i giovanissimi incontrano gli amici, condividono  pensieri, comunicano le esperienze di ogni giorno.
I social network si moltiplicano giorno per giorno  differenziandosi, a seconda delle funzioni, per target di utenti.
Si configurano  come dei luoghi di incontro virtuali che espandono la possibilità di comunicare, pubblicare immagini, condividere link, musica o video.
Un numero sempre maggiore di adolescenti è convinto che i social network siano utili sia per mantenere il rapporto  con gli amici di sempre come con quelli lontani, sia per fare nuove conoscenze.

E’ chiaro che noi adulti non possiamo rimanere indifferenti al fenomeno

  Intanto dobbiamo renderci conto di cosa sanno della Rete  i bambini e i ragazzi 
 Trool:  i bambini e il web  
 http://youtu.be/3kQ8do3EfQs 

Un educatore che voglia  camminare al fianco dei giovanissimi (ma anche giovani!) non può prescindere da questa dimensione comunicativa e relazionale: questo non vuol dire che ci si debba per forza iscrivere tutti a Facebook

Penso che una prima attenzione
potrebbe essere quella di guidare  i minori ad un uso consapevole della rete: le piazze virtuali, infatti, danno spesso occasione a malintenzionati di aprire fronti pericolosi di contatto; bisognerebbe evitare di condividere dati o riferimenti particolarmente sensibili come l’indirizzo, il numero di telefono, la scuola frequentata…
È bene quindi accompagnare i ragazzi ad una scelta delle informazioni personali da condividere e metterli in guardia dalle relazione con i cosiddetti falsi profili, ovvero persone che dichiarano un’età, sesso, identità diversi dalla realtà: è importante che si abbia sempre la sicurezza di sapere con chi ci si sta relazionando.  
Utili a tal proposito, nella mia carriera scolastica, sono stati gli incontri  con la polizia postale, le forze dell’ordine.                                                                     
                                 
 Se è vero che la rete presenta alcuni pericoli per gli adolescenti, non si può negare che sia una grande opportunità di comunicazione che l’educatore può anche sfruttare per annodare sempre meglio la rete associativa. 

Me  ne sono resa conto nella CILLSA
La rete può diventare l’occasione per ricordare gli appuntamenti, condividere il materiale o scambiarsi le impressioni sull’esperienza associativa.
Quando poi l’educatore è particolarmente esperto nell’uso di questi strumenti, può anche sfruttare i social network per condividere dei link di interesse per il gruppo: dalle notizie di attualità alle meditazioni bibliche, non c’è un canale che non sia valido per mettere in circolazione idee, proposte formative, input di riflessione .

Proprio per  aiutare i genitori e i docenti a essere vicini ai lori figli e alunni responsabilmente, la  CiLLSA  di Arzignano  ha promosso due incontri 'gratuiti' attraverso la biblioteca civica il 23 e il 30 novembre 2013, sull’uso di facebook  attraverso la presentazione di una guida per genitori e insegnanti al linguaggio dei social network , di Anna Fogarolo.
La disponibilità del direttore della  Biblioteca Bedeschi,  dott. Paolo Povoleri,  è stata preziosa e determinante per poter offrire tale servizio educativo  per gli adulti .

Il titolo del libro è
"Do you speak Facebook? Guida per genitori e insegnanti al linguaggio dei social network"-    Edizioni Erickson
Esso illustra cos'è Facebook da un punto di vista sia tecnologico sia sociale, insegna a configurare la propria privacy, a usare i principali strumenti come la Pagina Privata e il Gruppo, strumenti definiti dallo stesso Facebook utili per l'insegnamento. 
 Affronta il tema della social lingua amata dai giovani, odiata dagli insegnanti, fino a illustrare i mezzi forniti dallo stesso Facebook per segnalare violazioni, istigazioni alla violenza, episodi di cyberbullismo
Rinvio per correttezza di informazioni al blog dell’autrice Anna Fogarolo
http://www.librieparole.it/do-you-speak-facebook-guida-per-genitori-e-insegnanti-al-linguaggio-dei-social-network/

 Mi rimane una considerazione  da porre, facendo mio il pensiero di Nicola De Santis  
Moltissimi  adolescenti passano diverse ore del pomeriggio davanti al pc.
 Questa abitudine potrebbe confondere la rete virtuale con i rapporti tra amici. Un’amicizia virtuale non potrà mai sostituire una chiacchierata con un amico, una partita di calcio nel campetto della parrocchia, una gelato con i compagni di classe. Un rapporto “a tempo” (perché quando sei stanco di un contatto basta spegnere il pc) come quello costruito online è sicuramente più facile da gestire perché non è impegnativo, ma è meno umano e reale!

La sfida per l’educatore che vuole svolgere il suo servizio anche nei luoghi virtuali è allora quella di accompagnare i giovani e soprattutto i giovanissimi nel delicato passaggio che va dal contatto alla relazione; un percorso che valorizza gli spazi virtuali come strumento per ‘fare rete’ tra persone distanti ma non rinuncia in alcun modo alle relazioni che crescono, piuttosto che nelle piazze virtuali, in quelle delle nostre città!( rivista SegnoPer)



 Donata Albiero                                         

APPROFONDIMENTI

Un progetto scolastico della ex scuola media Giuriolo di Arzignano
Arzignano: la sicurezza ora si fa anche sul web
 Redazione VicenzaPiù       Mercoledi 27 Ottobre 2010  Comune di Arzignano - Agli studenti della "Giuriolo" speciale lezione del C.te della Polizia Postale Veneto. Il corretto uso di internet: dalle chat ai social network. L'iniziativa promossa da Ass. alla Sicurezza, Istruzione, Scuola, Prefettura e Polizia Postale  E' stata una lezione davvero insolita quella si stamane per i 170 studenti delle classi terze 3 della scuola media "Giuriolo".                                                                                         
A intrattenere i ragazzi è intervenuto il Comandante della Polizia postale del Veneto dott. Ciro Pellone in attuazione anche di quanto contenuto nel protocollo "Giovani e Legalità" sottoscritto lo scorso 6 ottobre, a firma del Sindaco di Arzignano, del Prefetto del Direttore Ulss 5 e del Direttore dell'Ufficio Scolastico.  A fare gli onori di casa la dirigente della scuola dott.ssa Donata Albiero che ha ricordato ai presenti come " l'educazione e la formazione debbano passare necessariamente e preliminarmente attraverso la conoscenza e il rispetto degli altri. E in questo anche internet e la rete diventano uno strumento di grande utilità o di grande danno" per cui ha invitato i ragazzi, a non perdere nemmeno una parola del dottor Pellone, presentato dal Vice Prefetto dott. Domenico Lione.
Il Comandante Ciro Pellone ha esordito mettendo subito in guardia i ragazzi " Attenzione, la prima cosa da sapere è questa: che il grosso guaio di internet è che apre un mondo di contatti nel quale non ci è dato di sapere chi si trova dall'altra parte della rete, per cui occhi. A cominciare dalle mail per le quali vale lo slogan " Posta con la testa". State attenti ragazzi, specie quando pensate di fare qualcosa anche soltanto per scherzo: quello che va su internet diventa per sempre...incancellabile. E noi come polizia postale esercitiamo il dovuto controllo, che non si esplica sulle strade, nelle stazioni o negli stadi ma su quanto viaggia su internet e la sua rete. E se avete compiuto quattordici anni ed un giorno ..potete essere anche essere denunciati".
Il comandante, dopo aver instillato un po' di sana ... paura ai ragazzi, è quindi passato ad illustrare le giuste modalità di comportamento dando anche dei consigli pratici su come affrontare certe insidie ricorrenti.
Per giudizio unanime è stata davvero una lezione, una mattinata speciale che tornerà alla mente di ciascun ragazzo ogni qual volta accenderà il computer di casa.


Incontri formativi   Facebook per genitori e insegnanti presso la Biblioteca civica "Giulio Bedeschi" Arzignano (Vicenza): 23 e 30 novembre 2013
http://www.inarzignano.it/2013/11/facebook-per-genitori-e-insegnanti-due-incontri-formativi-gratuiti-con-anna-fogarolo-autrice-del-libro-do-you-speak-facebook/


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