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sabato 18 gennaio 2014

DALLA DISCARICA A MOZART

PARAGUAY: L’ ORCHESTRA GIOVANILE SUONA STRUMENTI RICICLATI  

Landfill Harmonic (Discarica Armonica)  http://youtu.be/fXynrsrTKbI
 Il mondo ci invia la spazzatura, noi inviamo la musica

Sostengo da tempo la strategia ‘Rifiuti Zero’, ritenendola una questione fondamentale per la politica ambientale: incoraggia la riprogettazione della vita ciclica delle risorse in modo tale da riutilizzare tutti i prodotti e rappresenta la nuova frontiera dei Paesi industrializzati.

 Mi tengo aggiornata sulle iniziative portate avanti in Italia dal maestro di scuola primaria di Capannori (LU)   Rossano Ercolini,  vincitore per l'Europa del Goldman Enrivonmental Prize 2013 per il suo impegno ambientale.           

Come persona di scuola  ho condiviso le motivazioni portate dalla Fondazione Goldman che ha voluto premiare il docente perché           “quando sentì parlare  di progetti di edificazione dell’inceneritore nel suo comune, ritenne di
avere la responsabilità come educatore di proteggere il benessere degli studenti e di informare la comunità in merito ai rischi dell’inceneritore e alle soluzioni per la gestione sostenibile dei rifiuti”.                                       

E’ quanto, per i cittadini di Arzignano e della zona limitrofa,  l’associazione CiLLSA (Cittadini per il Lavoro, la Legalità , la Salute, e l’Ambiente)  da un anno e mezzo fa. 
 Detto per inciso, ritengo che in siffatta opera di informazione si debbano impegnare anche le scuole, i docenti, i capi di istituto con i loro studenti. 
Qui non si tratta di questioni partitiche  (“Fuori i Partiti dalla scuola “) ma di vita, di  salute, di futuro sostenibile.     

E' stato così che alcuni giorni fa, per capire meglio la questione ‘rifiuti ‘ e possibili soluzioni  facevo una ricerca in internet, utilizzando come motore di ricerca  la parola  discarica’.

Tutto mi sarei aspettata meno di trovarmi  a visionare con interesse un link sconosciuto.

Scoprire che anche  i rifiuti hanno un'anima, ascoltare la melodia che proviene da violini, flauti e violoncelli costruiti con barattoli di latta e pezzi di  legno gettati via  e suonati da un gruppo di giovani di Asuncion, in Paraguay, mi ha  ‘spiazzato’,  lasciandomi senza parole .
Stavo vedendo  "Landfill Harmonic" (Discarica Armonica), il documentario/ lungometraggio  "sul coraggio e la creatività" che racconta dell'amore per la musica, dovunque essa provenga , che evidenzia un sogno cresciuto  da una montagna di spazzatura.

 Il video, riportato sopra,   si apre con una panoramica delle macerie del consumo.
Ecco  CATEURA città  in PARAGUAY, costruita sulla SPAZZATURA, i cui abitanti  si guadagnano da vivere con
il riciclo e la vendita di oggetti  gettati via.  Sembra un viaggio educativo, per la consapevolezza dell’iperspreco.
E invece appare una ragazza di tredici anni che mostra il proprio violino, ottenuto da uno strumento buttato via! E dopo di lei altri ragazzi, poi un’orchestra di strumenti recuperati che suona Mozart!    

Trattasi della  Recycled Orchestra
E’ sufficiente osservare lo sguardo di quei giovanissimi musicisti per capire il valore umano di quegli strumenti e di dare un’opportunità di far musica a chi può solo sognarla.
Ci lascia senza fiato ,  questa orchestra:  illumina l’intraprendenza e l’innovazione che gli esseri umani sono in grado di far emergere per ripensare la nostra cultura usa e getta.

La Recycled Orchestra serve anche a ricordarci che ogni persona ha qualcosa da offrire quando le viene data una possibilità.
  perché lì il miracolo  è accaduto  grazie a  Favio Chávez,  tecnico ambientale, che ha pensato di regalare ai bambini del posto un sogno: la musica classica .
Durante le sue lezioni proponeva ai bambini di imparare a suonare uno strumento musicale ma ben presto si era reso conto che il numero degli allievi interessati era aumentato e che uno strumento era un bene troppo prezioso che le famiglie di questi ragazzi non potevano permettersi di acquistare.
Così ha  dovuto escogitare un modo per assicurare ad ogni bambino il proprio strumento.
Chàvez ha puntato su un progetto di riciclo ad ampio raggio ed è nata  The Recycled Orchestra, l’orchestra del riciclo , per insegnare a suonare pezzi del repertorio classico a giovani disagiati di questo angolo di mondo.

“Il mondo ci invia la spazzatura, noi inviamo la musica“: questo è lo slogan del progetto.  Così i giovani preparano a casa gli strumenti  da latte, ferraglie, piccoli fusti arrugginiti, cartoni, corde, posate, fili elettrici, e altri oggetti buttati via, sono nati violini e contrabbassi, trombe e tamburi
C’è un senso di orgoglio che trasuda tra coloro che hanno contribuito a preparare gli strumenti e riprodurre la musica in una zona dove un violino vale più di una casa, e ha dimostrato di essere anche uno strumento di trasformazione per i giovani.      
Come dice un musicista: «La mia vita senza la musica sarebbe inutile».

http://youtu.be/FnYn46Cir1o
Paraguay, il fiore della musica spunta nella discarica  

Dal Paraguay ad … Arzignano; non  si soffocano certi ricordi. 
                                            
E il ruolo della scuola ?

Ho pensato alla fortuna dei ragazzi Arzignanesi
che sei  anni fa hanno ottenuto l’indirizzo musicale statale nella media Giuriolo. 
 Il tutto è stato da me perseguito, in qualità di dirigente scolastica,  con  caparbietà , osteggiata all’inizio persino dalla allora amministrazione comunale ( poi a successo sancito ricredutasi).  Oggi tutti, dico tutti, riconoscono il ‘gioiello’ della scuola, ereditato ora dall’ IC 2 di Arzignano .

Parlando di musica, sono  convinta che ad essa debba essere assegnato uno spazio maggiore e migliore proprio nella scuola dell’obbligo, in quella scuola che accoglie tutti, aiutandoli a crescere e a diventare gli adulti del futuro. 
 Non sto pensando ad un incremento della scuola media ad indirizzo musicale, ma ad uno spazio maggiore riservato alla musica nella scuola
media tradizionale, in quella dove, anche chi non ha particolari attitudini o interesse o possibilità, può comunque incontrare, scoprire ed imparare ad usare un linguaggio universale, spesso ritenuto erroneamente accessibile a pochi eletti.

Perché non aiutare i nostri ragazzi, che trascorrono quasi tutta la giornata con musica di sottofondo, a prestare attenzione, a capire, ad apprezzare o rifiutare ciò che ascoltano in modo autonomo e consapevole?

E perché non far loro scoprire che, anche con strumenti semplici come le loro voci o i “vituperati” flauti, ci si può divertire, esprimere e dar vita ad eventi gratificanti, di tutto rispetto ed esteticamente validi?

Ho sempre sostenuto l’importanza di dare ai ragazzi occasioni significative attraverso l’esperienza  orchestrale della musica d’insieme, dove chi ha più difficoltà trova il coraggio, chi è più dotato può distinguersi e tutti insieme possono vivere la gioia di partecipare a qualcosa di importante.
 Essa permette di raggiungere, oltre i notevoli obiettivi disciplinari, importanti traguardi educativi, sia a livello individuale che di gruppo, ma soprattutto dà a tutti un gratificante senso di appartenenza.
Certo, nelle nostre scuole, i fondi non permettono l’uso di strumenti di grande qualità, ma anche con un’orchestra di flauti , una tastiera, qualche chitarra, qualche percussione…. si può dare vita ad esperienze gratificanti e da un punto di vista estetico accettabili!!!

Quando si ha chiaro un obiettivo si trovano le soluzioni.
La Recycled Orchestra  è un  esempio eclatante.

 Creiamo un laboratorio musicale, almeno uno in ogni scuola dell’obbligo (primaria o \e  media ),  che compensi le classi che non hanno il’indirizzo musicale.

Mettiamo in atto in tutte le scuole di zona ,se non lo avessero ancora fatto, con qualche ora al pomeriggio  un progetto di musica d’insieme, che roda eventualmente (grazie alla disponibilità del dirigente e dei collegi) qualche ora ad altre discipline, che punti a un concerto finale , in cui sono veramente i ragazzi a fare musica (senza basi pre-registrate!!!…), tutti (e sottolineo proprio tutti, con o senza difficoltà o handicap), ciascuno secondo le proprie competenze e attitudini, perché la scuola e la musica devono, prima di altro , insegnare ad unire, a partecipare, a collaborare.

Continuo  a sognare il giorno in cui si parli con convinzione e rispetto dell’importanza educativa della musica per tutti a scuola  e si pongano in atto le strategie e gli strumenti idonei ad attuare ciò che per ora è solo a livello progettuale.

Per chi volesse  approfondire  riporto un servizio di Superquark del 27 settembre 2013  intitolato  Gli effetti benefici della musica insegnata ai bambini”  dove,  con  splendida semplicità,  Piero Angela illustra gli innumerevoli benefici dell'insegnamento della musica fin dai primi anni di vita.
http://youtu.be/CkYTbxqx-8M

  Donata                                                       

Riflessione a margine

 Nel progetto di Cateura c'è molto più della semplice educazione sociale , c'è una preparazione a recuperare i valori ambientali e l'intenzione di migliorare la qualità di vita in generale, della popolazione ma anche del territorio.
Di fatto a Cateura la convivenza con montagne di rifiuti è un'abitudine.
Ed ecco la dimostrazione che il degrado può trasformarsi in evoluzione e progresso, se invettiva e volontà umane si danno da fare.
 È stato così che Fabio Chavèz, un tecnico ambientale, ha trasformato il rifiuto in musica, arte, speranza, sostenibilità. Chitarre realizzate con manici da scopa, elettrodomestici "trasformati" in strumenti musicali, un violoncello creato attraverso una latta di olio e i manici da cucchiai di legno da cucina. Incredibile, se pensiamo che in questo villaggio un qualsiasi strumento musicale varrebbe più di una casa!
Dopo questa iniziativa sono addirittura nati dei laboratori all'interno delle scuole, nel sud America ma anche in Europa, dove vengono trasmessi ai ragazzi le basi tecniche per la costruzione di prodotti musicali, le tipologie di materiali necessarie per l'emissione di un determinato suono e via dicendo.
Per quanto il progresso produttivo continui ad avere i suoi successi, una grande conquista sta nell’ essere consapevoli che si possono ottenere ottime soddisfazioni attraverso l'auto creazione: siamo noi stessi la più grande risorsa che possediamo!
L'impegno e il lavoro di questi ragazzi lo testimoniano  ogni giorno, dimostrando che i migliori risultati possono realmente nascere dalla speranza e dalla forza interiore, anche nelle condizioni peggiori.