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mercoledì 3 settembre 2014

ANTICIPO SCOLASTICO A CINQUE ANNI , UNA NOVITA’ VECCHIA

Anticipo  scolastico ? Grazie, prego, preferisco di no!

 







  150 anni di scuola italiana   http://youtu.be/w1Ckbh3n724 


E’ dilagato  il dibattito nei mesi estivi  in facebook, tra le maggiori riviste scolastiche, tra le associazioni professionali  (vedasi il focus tenutosi a Firenze il 20 giugno scorso) sulla opportunità o meno di anticipare l’obbligo scolastico a 5 anni, questione che è tornata di attualità nell’ambito della discussione sul riordino dei cicli e sulla possibilità di terminare il percorso scolastico a 18 anni

 Mentre sono curiosa e in attesa  dell'intervento di Renzi  sulla scuola (VI STUPIRO'!) , premetto intanto che, anche a mio parere,  "non è certo  di un anno in meno di scolarizzazione, ciò di cui il nostro paese ha bisogno oggi. Sono ancora troppe le differenze sociali, culturali, territoriali, che sarebbero accentuate dalla riduzione dell'intervento pubblico sull'istruzione, a maggior ragione se avvenisse nelle età più precoci, sulle soglie della seconda infanzia. Gli indici di povertà della popolazione infantile ci ricordano che il binomio “pane e grammatica” non è solo un retaggio del passato, ma una condizione della post-modernità, anche in molte regioni d’Italia.” (Fonte sindacale)

 Interessante è, in ogni caso,   il dibattito sull’idea dell'anticipo  che non è  affatto originale. Da  un ventennio si è di fronte al problema della scuola italiana che dura un anno di più della maggioranza della scuola europea”

Vogliamo ancor più ritornare indietro con il tempo ?


Esattamente 40 anni fa, nel 1974  a 22 anni  a Padova mi laureavo   discutendo  la tesi  dal titolo “Problemi psichici connessi all’apprendimento precoce della lettura”  Aveva fatto scalpore,   in quegli anni  Doman Glenn con il suo libro  “Leggere a tre anni” e si erano creati schieramenti opposti (a livello professionale e accademico ) in Italia  sulla opportunità o meno di anticipare, prima della scuola dell’obbligo, l’apprendimento di   determinate  abilità e  come logica conseguenza,
se non fosse  opportuno  anticipare l’obbligo
 scolastico per tutti a  cinque anni .

La mia laurea in pedagogia, caratterizzata da un forte indirizzo  indirizzo psicologico (13 esami), mi aveva segnato.

Nella tesi, premettevo che il problema  della lettura non doveva essere considerato come un problema puramente di tecnica psicologica o didattica ma come un problema educativo  che avrebbe dovuto e potuto trovare una  una realizzazione, al di fuori di ogni automatismo, solo nell’ambito della famiglia e di un tipo di scuola appositamente strutturata … lasciando lo spazio, e valorizzandolo in quanto tale,   alla scuola materna (allora si chiamava così )  dove non si  passava  il tempo a giocare ma  si lavorava  tanto, con i ritmi giusti, con spirito ludico continuo e diffuso, con ascolto e cure che avrebbero dovuto  contagiare tutta la scuola, dai 6 ai 18 anni. 

Ne ero   talmente convinta che, circa 20 anni dopo, direttrice didattica a Montecchio Maggiore, ho, senza esitazione,   per conto del Provveditorato agli Studi di Vicenza, condotto una   riflessione provinciale sulla organizzazione degli spazi e dei tempi per migliorare la qualità scolastica con la scuola d'infanzia materna Andersen per  4 anni   seguito la sperimentazione nazionale ASCANIO (Attività Sperimentale Coordinata Avvio Nuovi Indirizzi Organizzativi).  
      

Nel rapporto finale nazionale , in merito alla struttura della scuola dell'infanzia era  emerso con chiarezza  l'esigenza del mantenimento della integrità del ciclo 3-6 anni all'interno della scuola dell'infanzia e senza  subire alcuna "scimmiottatura scolasticistica".

 Non posso certo relazionare la mia tesi di laurea,  riportando   l’elenco maggioritario di psicologi e pedagogisti di allora contro l’anticipo dell’obbligo scolastico, o il gruppo, meno numeroso, di  pediatri a favore,   o di quelli a favore ma a determinate  condizioni (psicologi o pedagogisti) ….  e le motivazioni addotte.  
Per chi fosse interessato  rimando la lettura del  referendum tra i professionisti (pediatri, psicologi, pedagogisti, psichiatri, ginecologi)  effettuato nel 1971 dalla Società Italiani di Pediatria che  ha pubblicato i risultati 

La mia soluzione di laureanda ? Una soluzione per cosi dire intermedia.

Scrivevo :  
 “… Non già anticipare di un anno la prima elementare ,  bensì creare una scuola preparatoria , una cosiddetta prescuola, a cavallo tra materna ed elementare.     
 Questa nuova istituzione deve però essere accuratamente meditata e  programmata.  Bisognerà evitare la fretta sconsiderata e la faciloneria degli attuali uomini politici …
Pretendere di anticipare subito la scuola elementare a 5 anni, 

senza che la scuola elementare abbia le strutture adeguate , una preparazione culturale da parte dei suoi professionisti , sarebbe un grave errore. 

"… Allo stato attuale –precisavo-  delle  ricerche psicologiche risulta vera impossibile l’anticipazione per considerazioni più strettamente didattiche  e dalla testimonianza degli Orientamenti del 1958 e del nuovi Ordinamenti del 1969  

Concludevo percio’
Se in Italia saranno adottate , nei riguardi dell’insegnamento obbligatorio all’età di 5 anni , decisioni precipitose rischieremmo di recare un danno incalcolabile ai piccoli del nostro Paese.
Si realizzerà ancora una volta l’aforisma dettato già tre secoli fa da La Fontaine
 LES PETITS ONT TOUJOURS PATI DES SOTTISES DES GRANDS

 Conclusioni valide anche oggi , quarant'anni dopo , non Vi pare ?                    Mi chiedo se si POLITICI e i MINISTERI  tengano conto delle analisi, ricerche azioni , relazioni , proposte che provengono dal mondo reale , dalle stesse SCUOLE che hanno  a che fare con i piccoli giorno per giorno . 
Invece si moltiplicano nuove indagini, nuovi commissioni ministeriali , regionali, nuovi seminari ... con l'obiettivo, mi viene il sospetto , del solo 'tagliare' le risorse , risparmiare ...

Ma questa è l'ITALIA 

Donata                                                                         

Approfondimenti

DIFENDO LA SCUOLA PUBBLICA
http://donataalbiero.blogspot.it/2012/09/difendo-la-scuola-pubblica.html

STUDENTI IN PIAZZA , IMPARIAMO DA LORO 
http://donataalbiero.blogspot.it/2012/10/studenti-in-piazza-impariamo-da-loro.html

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