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lunedì 9 febbraio 2015

SOLIDARIETA’, VALORE IRRISO

 ESSERE   GIOVANI VOLONTARI
Non si parla  mai abbastanza  di solidarietà.

In una società fortemente individualista come la nostra, trasmettere ai nostri figli valori fondamentali come la solidarietà, la volontà di aiutare gli altri e di non pensare solo ai propri bisogni equivale ad allargare i loro orizzonti e a far loro  comprendere che  la vita può essere fatta anche di momenti difficili, nei quali, la fortuna è avere qualcuno che ti vuole bene e si prende cura di te.
Per comprendere la validità di azioni in aiuto a chi ha bisogno, i nostri figli necessitano di respirare e vivere la solidarietà insita in gesti concreti .
Essi  imparano dai modelli che hanno di fronte. È imitando i genitori, più che in ogni altro modo, che imparano a fare lo stesso con gli altri.  Quindi siamo i primi a dover offrire l’esempio da seguire … ad iniziare dai piccoli gesti quotidiani , a sensibilizzarli,  a  renderli consapevoli di come vivono i loro coetanei nei Paesi più poveri fa crescere nei giovani la voglia di solidarietà.
Impareranno così  a comprendere che fare il bene fa bene!
Dico questo in un momento particolare. 
 Ho aspettato che le acque si calmassero e le polemiche che  hanno oltraggiato il  rilascio di Greta , Vanessa  si dissolvessero  .

Mi rimane impellente  l’interrogativo di come poter  affrontare  con un bambino, un ragazzo,  da educatore,  l’intera vicenda; mi chiedo cioè  come affrontano  la questione delle due ragazze rapite e liberate  i docenti nelle scuole .


Valeva la pena aiutare le vittime di una guerra come hanno fatto le due volontarie Vanessa e  Greta?  
Chi glielo ha fatto fare ?
Perché non aiutare  a casa propria  senza correre rischi ?

  Ne valeva la pena?   
 Io non ho dubbi. Ne vale sempre, la pena. Un impegno speso con un fine alto va sostenuto e appoggiato senza alcuna riserva. Ovviamente, questo impegno deve essere costruito con una solida struttura d'impianto per evitare incidenti .  In ogni caso, le ragioni di un impegno prevalgono  su qualsiasi cinismo, su un presunto realismo negativo, sulla preoccupazione di "evitare" piuttosto che di "fare"
Ho appena finito di leggere il libro  Un’utopia necessaria“, ovvero il principio di solidarietà che, dice il giurista Rodotà, «Sta scomparendo dalla politica e dalla vita pubblica»  «L’utopia è qualcosa che spinge a muoverci verso il futuro», ha spiegato   Rodotà nella presentazione  del libro :  «perché, anche se sembra irraggiungibile, tende a valori e a realtà che noi crediamo infinitamente migliori rispetto al presente. Ma quando diventa necessaria, allora l’impulso a muoverci diventa impellente».

La solidarietà è questo: un principio a cui tendere sempre e comunque, per quanto oggi esso rischi di essere “sorpassato” dal pragmatismo, dall’odio, dall’insofferenza.  Le disuguaglianze economiche sempre più ampie, la scarsa fiducia verso il futuro e verso le istituzioni, la disaffezione nei confronti di partiti e movimenti, sono tutti segnali che spingono a una maggiore forza nel principio di solidarietà, proprio perché sempre più relegato in un angolo.
Contro chi predica l’odio razziale,  ma anche contro chi consuma la propria indignazione solo con un click ; contro la vocazione - nel miglior dei casi- di sentirci politicamente impegnati, facendo  la  rivoluzione tra una tazza di caffè e l’altra senza alzarci dal divano, firmando on line  una petizione o  mettendo un cancelletto con appelli vari quasi per sentirci con la coscienza a posto, penso al l’ignobile linciaggio cui sono state esposte queste due giovani e chiedo scusa a loro .

Mi sta perciò bene Titta il tuo post di accusa  ai benpensanti














FALSE CROCI E BAMBINI  VERI

 Bentornate,  Vanessa e Greta
 Vi abbracciamo con affetto

    Donata Albiero


Spunti di riflessione

ALT ASSESSORE DONAZZAN
http://donataalbiero.blogspot.it/2015/01/alt-assessore-donazzan.html






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