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domenica 21 giugno 2015

AL LUPO, AL LUPO ! A SCUOLA C'E' LA TEORIA GENDER

 
 I DIRITTI SONO DI TUTTI
 
   Vicenza contro l'omofobia     https://youtu.be/h_dTb73XHis 

Il 20 giugno, nella giornata mondiale del Rifugiato, manifestavo a Padova; raccogliendo l’appello di Unicef, di Save the Children, di tante altre organizzazioni  umanitarie, davo voce ai quasi 2.000  bambini e minori stranieri non accompagnati,  in fuga dai conflitti in Siria, Iraq, Palestina, Somalia e Libia, o dall’arruolamento militare senza termine per la dittatura in Eritrea, che chiedono oggi  all’Europa  di poter crescere in pace, giocare, andare a scuola e costruire con dignità la loro vita come i milioni di loro coetanei che vivono nell’Unione. Guidava la mia testimonianza la consapevolezza che tutti i bambini hanno diritto alla protezione, come sancito dalla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, e in particolare (art. 22) i bambini rifugiati.

 

 

Contestualmente, in altre città d’Italia, compreso nella capitale, per l’intera giornata  si svolgevano manifestazioni, cortei,  sit-in, iniziative  tese a stringersi  in una azione solidale  attorno ai fratelli del mondo più sfortunati, i MIGRANTI, i RIFUGIATI , i popoli dell’Europa in sofferenza tra cui oggi la Grecia”















Nella stessa giornata, però, una imponente manifestazione, che nulla aveva a che vedere con la giornata mondiale del Rifugiato, dal mio punto di vista vista  oltranzista e assurda, si è svolta a Roma, all’interno del mondo cattolico più intransigente,  raccogliendo anche diverse forze politiche, in nome della famiglia tradizionale, ‘ETEROSESSUALE’, per una presunta difesa dei loro figli  da qualcosa che non esiste: l’ideologia gender (genere) nelle scuole. 
E’ una campagna cresciuta negli ultimi mesi, che mette in allarme contro pericoli inesistenti e chiama alla mobilitazione. E’ venata di omofobia, transfobia,  razzismo,  diffonde paure isteriche tramite facebook,  whatsapp e in conferenze nelle parrocchie, nei centri ricreativi, nei locali scolastici, anche nella zona in cui vivo (Ovest vicentino). 
 Diversi genitori sono venuti a casa mia chiedendomi lumi  quale persona ‘informata dei fatti’  (ex dirigente scolastica),  terrorizzati che  fossero possibili o addirittura obbligatori  certi progetti scolastici, atti solo perdeviare le menti dei bambini e privarli della loro innocenza” . Sono rimasta allibita. 
Non ci potevo credere.  

A chi giova delegittimare la scuola pubblica ed evitare che in classe entrino educatori ed animatori ?  Perché questa violenta propaganda che fa leva sulle paure profonde degli sprovveduti per suscitare odio ?

Preciso intanto che il genere’
 (gender) non  è un’ideologia,  ma   criterio di analisi che parte dalla differenza sessuale fra uomini e donne e analizza i modi in cui i loro ruoli sono socialmente costruiti.  
Serve a trattare donne, uomini, bambine e bambini con meno violenza, a garantire e rispettare i loro diritti umani, ad avere giustizia.   
Perché mistificare?
Il volantino diffuso per invitare le famiglie alla  manifestazione nazionale critica le linee guida dell’Organizzazione Mondiale Sanita’ (OMS) sull’educazione sessuale dei bambini e adolescenti in poche righe (il documento consta di  65 pagine),  completamente decontestualizzate e quindi chiaramente mistificatrici e di sola propaganda   
Vedasi il Documento dell’OMS:
http://www.uppa.it/elfinder_vfs/1108/educazione_sessuale_oms_europa.pdf

Non posso qui dilungarmi sulla serietà del documento dell' OMS in questione,  rivolto non certo ai bambini ma agli educatori: ha il merito  di sottolineare  l’importanza di una educazione sessuale formale nel bambino che, se organizzata correttamente, può portare grandi benefici  allo sviluppo affettivo dello stesso.
Non ritengo nemmeno  utile spendere parole di plauso per una Organizzazione mondiale, dalla grande funzione sociale, che ci ha dato tutte le informazioni sul cibo, l’allattamento, lo svezzamento, la protezione delle malattie e la difesa della salute in generale.



Rinvio all'articolo :
L’OMS, l’educazione sessuale e la disinformazione
https://ilragno.wordpress.com/2013/12/13/loms-leducazione-sessuale-e-la-disinformazione/

Nemmeno  ricordo qui che la scuola potrebbe aiutare molto a evitare che il web diventi per i ragazzi un genitore palliativo al quale andare a chiedere spiegazioni, un mondo dove spesso la mala informazione regna sovrana.

Tralascio anche ciò che avviene negli altri paesi europei.  
Se allarghiamo gli orizzonti e guardiamo ai Paesi confinanti, si apre un mondo di cultura ed informazione dove la materia dell’educazione sessuale è protagonista: Svezia, Danimarca. Olanda, Francia, Austria,  Germania  e l’elenco può continuare.         
L’Italia, paese conservatore,  non ne vuole parlare. Eppure i dati nazionali parlano chiaro: adolescenti ancora oggi non sono informati sulla prevenzione, la contraccezione, il rischio di malattie sessuali, aumento delle gravidanze in età adolescenziale, stupri di gruppo, evirazioni, abusi sessuali che nella maggior parte dei casi avvengono nelle mura domestiche, infibulazioni, pratiche sessuali antiche orientali che vengono eseguite senza alcun tipo di norma igienica e sanitaria. 
Sono convinta  che  i nostri bambini e adolescenti dovrebbero  essere educati a scuola per evitare di diventare adulti che hanno ricevuto all’interno della famiglia prima, e dai coetanei e dai media poi, messaggi sbagliati distorti, non espliciti, non detti. Tutto ciò che riguarda l’informazione, la cultura e la diffusione del sapere è ciò che ci distingue da una massa omogenea e uniforme; proprio per questo facciamo il possibile per rendere liberi i nostri figli da paure e pregiudizi, almeno nel campo della sessualità.                                                       
Rimando, per un approfondimento alla lettura dell’esauriente blog di Sergio Stagnitta
 http://www.ordinepsicologilazio.it/blog/psicologia-della-vita-quotidiana/educazione-sessuale-nelle-scuole-no-gender-no-party/
Non affronto nemmeno  la questione della  lettera scritta dalla preside di un istituto scolastico romano ai genitori degli alunni, inaccettabile, dove si racconta della approvazione di un presunto “emendamento gender” alla riforma della scuola e si invitano i genitori a visitare il sito di una manifestazione organizzata per sabato 20 giugno a Roma, né  la secca smentita data dal sottosegretario all’istruzione che ha   deciso di avviare un’ispezione nell’istituto diretto dalla preside autrice della lettera.

Suggerisco la pepata replica di Pasquale Videtta   http://videtta.blogautore.espresso.repubblica.it/2015/06/19/ideologia-gender-e-corsi-di-masturbazione-non-esistono-le-seghe-mentali-si/

Quanto alla mie idee sulla educazione alla sessualità da farsi a scuola  e alle modalità sono documentate  e oggetto di analisi scientifica  in un progetto europeo che è durato cinque anni e che ha coinvolto bambini ragazzi giovani dai  4 ai 19 anni .

  



SESSO A SCUOLA 
    http://donataalbiero.blogspot.it/2014/05/sesso-scuola.html

L’educazione sessuale è parte integrante dell’educazione affettiva, sentimentale e dell’educazione alla vita; essa accompagna tutto il ciclo di esistenza e intende consentire o almeno favorire una vita sessuale profondamente umana, armonica, consapevole, ricca di significati, fondata su scelte libere, per una esperienza unica e irrepetibile e, per quanto possibile, felice .    

 Se  si crede che esista una età particolare in cui è opportuno ‘parlare di sesso’ rispetto a un’altra niente di più sbagliato. 
 L’importante è tener conto delle esigenze che per ogni fascia di età sono diverse e coinvolgere le famiglie nel percorso educativo .  
 
Per quanto riguarda i bambini a scuola  essi  devono dar senso a ciò che vivono, che sentono, che provano, devono avere una relazione
calda con noi educatori, perché solamente all’interno di una relazione sana, affettiva, non maturano sensazioni di inadeguatezza o atteggiamenti rinunciatari di fronte alla sessualità
 
Se vogliamo prevenire lo smarrimento dei nostri figli di fronte al dramma delle droghe , della violenza, dell’ignoranza del proprio corpo e dei propri sentimenti dobbiamo smettere di raccontare la favola idiota che i bambini li porta …la cicogna.

Donata Albiero   






Ps  Sulla differenza di genere 
 COME INSEGNARE A NON UCCIDERE LE FEMMINE
 http://donataalbiero.blogspot.it/2013/09/come-insegnare-non-uccidere-le-femmine.html