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martedì 2 febbraio 2016

SIN DALL'INFANZIA...TABU' DEL SESSO


 Educazione sessuale nelle scuole?    

     https://youtu.be/Pt7ltKQWpAs

“Sin dall'infanzia ci abituano a guardare alle questioni sessuali in modo falso e con una misteriosa aria di proibito; [...] quando questo, in sostanza, è soltanto una necessità fisiologica inevitabile dell'organismo umano, senza la quale non ci sarebbe stato nemmeno l'uomo sulla terra e dalla quale dipende anche il suo equilibrio psichico e anche il suo sviluppo.
Del resto, pensa soltanto com'è assurdo considerare peccato quello da cui siamo nati, quello che c'è di più sacro al mondo, che ti ha dato il respiro, la vita, che ha infuso in te la tua anima santa, divina. E intanto noi riteniamo che questo è qualcosa di vergognoso, che bisogna passare sotto silenzio, risolvere e meditare di nascosto, quando niente al mondo esige una simile discussione, aperta e pubblica, dappertutto – in famiglia, in società, in parlamento.”
 (Lev Tolstoj)



Graziella Priulla
   Sono passati più di cent’anni- ci ricorda Graziella Priulla -  ma i silenzi, le reticenze e gli imbarazzi rimangono: di “certi” argomenti i genitori e gli insegnanti parlano malvolentieri. Ne hanno paura, li ritengono temi "scottanti", "scabrosi" e difficili: con questo suggeriscono implicitamente che siano cose sporche e malsane.
L’educazione sessuale nelle scuole italiane era e rimane un tabù: imbarazzante, controversa, quindi rimossa. La Chiesa fa muro, la politica si adegua.

 L’Italia è così l’unico paese in Europa dove non esiste l’educazione sessuale nelle scuole, ma non solo: se la tv ne parla, il servizio finisce in seconda serata.
 Il reportage Il Tabù del sesso mandato in onda
da Presa Diretta (1febbraio), trasmissione di approfondimento giornalistico di Riccardo Iacona su Rai 3, è stata spostata dalla prima fascia alle 22, per la preoccupazione che il pubblico di prima serata potesse essere turbato dai contenuti dell’approfondimento: sexting, bullismo, la cattiva informazione sul sesso tra i ragazzi e le discriminazioni di genere. 
Il conduttore Iacona ha precisato di non condividere –e io con lui-tale decisione           «… perché … è un reportage che andrebbe visto da tutti, genitori e figli insieme, talmente è pedagogico…».
Ecco, infatti, come si legge nel comunicato stampa di presentazione, qual è il tema che la tv di Stato ha deciso di posticipare nella messa in onda.  
"Educazione sessuale e affettiva tra gli adolescenti e di bullismo. Il tabù del sesso. Un viaggio tra gli adolescenti italiani e il loro rapporto con la sessualità, il sexting, il bullismo, la cattiva informazione sul sesso, le discriminazioni di genere, per scoprire se esiste in Italia il tabù del sesso.
A Presadiretta tante storie e testimonianze inedite dei parenti di ragazzi vittime del bullismo e del cyber bullismo, il parere degli esperti, degli psicologi, dei ragazzi e dei genitori. Perché nel nostro paese non si fa una buona educazione sentimentale e sessuale tra i ragazzi?
 Le telecamere  sono andate anche in Germania e in Olanda, Paesi con modelli culturali ed educativi diversi dai nostri. In Germania l’educazione sessuale è materia obbligatoria in tutte le scuole. In Olanda 'l’educazione multidisciplinare alla sessualità' comincia a quattro anni, sempre a scuola. Ed è il Paese con la più bassa incidenza di gravidanze tra gli adolescenti d’Europa e l’età media più alta del primo rapporto sessuale, diciassette anni".
 La decisione della Rai sembra confermare un tabù tutto italiano: non si parla di sesso con gli adolescenti. 
https://shop.ilfattoquotidiano.it/2016/02/02/educazione-sessuale-solo-di-notte-la-rai-sinchina-al-family-day/
Povera Italia!  

Si aggiunga la guerra dei Gender e il quadro della mistificazione è competo
Come si fa a insinuare che nelle scuole, attraverso i percorsi di Educazione all’affettività, alla educazione di genere , si voglia convincere i nostri figli a considerare uomini e donne come soggetti “indifferenziati”, confondendo i termini “uguaglianza” e “identità”, come se assegnare uguale considerazione a donne e uomini significhi renderli indistinti?

Come si fa?
Il tema , ricorda Federica Franceschini, è ovviamente ben altro; non è il “sesso” maschile o femminile – insieme delle caratteristiche biologiche e genetiche che distinguono i maschi dalle femmine – che nessuno vuole negare o mettere in discussione, bensì il tema sono “i ruoli di genere” – gli elementi dipendenti dalla cultura, dall’educazione e dal contesto sociale che definiscono i comportamenti associati o “consoni” a uomini e donne e che spesso costruiscono stereotipi.
Insegnando e affermando che due persone sono “uguali” non si sta dicendo che sono “identiche”, ma che a prescindere dalla differenze fisiche o specifiche che le definiscono, hanno pari dignità, quindi devono poter avere pari diritti politici, sociali ed economici” .


E’ dovere, dunque, dello Stato intervenire, rendere obbligatorio l’educazione affettivo sessuale a scuola, imporsi di essere laico (come prevede la nostra Costituzione) e  legiferare tenendo distanti religione e preconcetti.

Forse l’educazione della sessualità è un tabù?

Eppure essa è materia obbligatoria in Europa.
Dicono che non si può , ’mancherebbero i soldi’ in Italia per farlo.
Sarebbe uno strano Paese il nostro. Si hanno i soldi per pagare e sostenere l’insegnamento della religione cattolica, ignorando la laicità della scuola pubblica, ma poi non si trovano i soldi per introdurre una disciplina obbligatoria per statuto europeo, come l’educazione sessuale.
Lancio una provocazione: perché non mettere, intanto,  l’educazione sessuale nell’ora  alternativa alla religione cattolica?
Sceglierebbero direttamente le famiglie e\o gli studenti se aderire o meno.


 Io ho creduto alla educazione affettivo sessuale nella scuola ancora 20 anni fa e ho attivato percorsi ininterrotti dal 1995.  Ci siamo addirittura mossi all’interno della rete europea delle scuole che promuovevano benessere(E.N.H.P.S) .
Abbiamo formato i nostri docenti (non esperti esterni)  
Partivamo dal presupposto che non bisognava demonizzare il linguaggio corrente ma introdursi in esso. Parlare dell'amore, del sesso come affetto, sentimento, affettività, senza cadere nella 'retorica' della religione; raccontavamo della dignità di ogni persona.  Ci introducevamo nelle situazioni vissute da ogni bambino trovando le parole giuste per relazionarci.

Fu una esperienza di anni e anni, monitorata, documentata e supervisionata.
Perché non verificarla oggi e tenerne conto?  
 Sarebbe utile fornire gli insegnanti di strumenti adatti affinché l’educazione sessuale divenga una forma educativa necessaria, anzi, indispensabile per prevenire e combattere forme di violenza come quelle a cui assistiamo quotidianamente nei confronti delle donne, degli omosessuali e dei minori, affrontando argomenti come la differenza di genere, introducendo il concetto di varianza e non di devianza e argomenti come la violenza sessuale, e gli abusi sui minori attraverso un’interpretazione laica e in prospettiva antropologico-culturale.

Non basta lanciare anatemi contro la pedofilia o allontanare dai bambini coloro che ne hanno abusato se non si accetta il fatto che il miglior modo per difenderli sia renderli consapevoli” (Lorenzo Arena).
Attendiamo gli sviluppi.  

Donata Albiero     2 febbraio 2016


 Documenti e materiali dei reportages di  Presadiretta

IL TABU’ DEL SESSO
DDL –Disegno di Legge: cyberbullismo in discussione alla Camera http://www.senato.it/leg/17/BGT/Schede/Ddliter/43814.htm
GENERAZIONI CONNESSE:
 il Safer internet centre Italiano finanziato dalla commissione Europea che dialoga con il ddl sul cyberbullismo (tavolo interministeriale) http://www.generazioniconnesse.it/
Rapporto ISTAT sul bullismo: http://www.istat.it/it/archivio/176335
Proposta di Legge di Celeste Costantino su Educazione Sentimentale http://www.celestecostantino.it/introduzione-delleducazion…/
STANDARD per l’educazione sessuale in Europa http://www.fissonline.it/pdf/STANDARDOMS.pdf

RISULTATI EDUCAZIONE SESSUALE:
United Nations Popular Fund: The Evaluation of Comprehensive Sexuality Education Programmes
http://www.unfpa.org/…/files/pub-pdf/UNFPAEvaluationWEB4.pdf
UNESCO (2009, Vol. 1 pagg. 13-17), panoramica di Ricerche che indicano che l’educazione sessuale tende a ritardare l’inizio dei rapporti sessuali, riduce la frequenza dei rapporti e il numero dei partner sessuali, aumenta i comportamenti di prevenzione a livello sessuale http://unesdoc.unesco.org/images/0018/001832/183281e.pdf

Sondaggio SIGO: Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia http://www.sceglitu.it/…/sesso-il-37-delle-italiane-…/N-1468


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