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lunedì 26 agosto 2013

I BAMBINI, I RAGAZZI NON VOTANO, PERCIO’ NON CONTANO

Chi governa ignora i bambini perché  tanto non votano


      
 EDUCARE E' ...    http://youtu.be/8oaD9tQATsc

«Chi governa ignora i bambini perché  tanto non votano »
Parola di Garante per l’infanzia,  Vincenzo  Spadafora   

Come dargli torto?
 Di questa popolazione invisibile elettoralmente, non ci si  preoccupa granché, come se i piccoli debbano aspettare la maggior età per poter contare .
  
Manca, in effetti, la capacità di investire in una stabile e competente politica per l'infanzia. Se da una parte non ci sono  conoscenze effettive sulla condizione dell'infanzia e dell'adolescenza da parte delle diverse istituzioni che dovrebbero occuparsene, dall'altra sono tante le fonti pubbliche che dichiarano che tutto va bene. 

In assenza di dati certi e di verifiche precise si continua, nel mondo della politica, a parlare di infanzia in modo confuso, astratto, talvolta demagogico.
 


 Le emozioni determinate dalla cronaca,
che sempre più spesso racconta casi drammatici di infanzia violata, portano i rappresentanti delle istituzioni a promettere soluzioni apparentemente immediate che troppo spesso vengono dimenticate quando il tempo cancella temporaneamente il ricordo.
Sulla pedofilia o sul disagio degli adolescenti si è parlato molto, si sono individuate delle soluzioni magiche e però non si è realizzato quasi mai quanto promesso. In fondo, la mancanza di controllo sulle promesse fatte al mondo dei bambini e degli adolescenti da parte della politica nasce dalla mancanza di responsabilità degli adulti nei confronti dei piccoli.

Se i bambini da soli non possono ottenere leggi e strumenti di aiuto e di tutela adeguati e concreti è necessario che i grandi responsabili si impegnino a porre il tema delle future generazioni nell'agenda della politica e chiedano che i bambini siano soggetti a pieno diritto del futuro del Paese.
                                                                     
Ho già avuto modo di esprimere il mio pensiero a proposito delle  campagne elettorali che vorremmo fosse fatta in funzione dei bambini innanzitutto 
 http://donataalbiero.blogspot.it/2013/02/bambini-e-campagna-elettorale.html

     Anno 2013- Scuola media di Chiampo
Constato, purtroppo, abbastanza 
generalizzato, da parte degli Enti pubblici e privati, al di là degli slogan, una scarsa considerazione
di quel che deve essere il ruolo  attivo e partecipato dei bambini ragazzi  (art. 12 Convenzione internazionale   diritti bambini) assicurando loro la possibilità di esprimersi liberamente  in "tutte le questioni che li riguardano" e prendendo  le loro opinioni seriamente  in considerazione.

Devo, invece, dare atto  che le azioni formative di diverse  scuole , anche nella  provincia vicentina, si basano sull’ascolto, sulla partecipazione costruttiva , sul protagonismo dei ragazzi , nella convinzione di aprire agli allievi  la strada alla assunzione di responsabilità, alla capacità di gestire la res publica come valore collettivo, alla democrazia. 

E’ un percorso obbligato  per chi crede nei piccoli e nei giovani.        
http://donataalbiero.blogspot.it/2013/03/una-scuola-amica-dei-ragazzi-media.html

 Offrire  fiducia ai ragazzi: ci  vuole coerenza da parte degli adulti,  dei politici.   
Elettra Lorini , sindaco di Vicchio  (Toscana) è stato un esempio positivo .

Marcia a Barbiana (frazione di Vicchio) , anno 2007, per ricordare don Milani

                                                        
                            Elettra , ospite ad Arzignano alla scuola  Giuriolo , anno 2008
              
 
         Si presentava  il libro UNA BARBIANA PER NUOVI ITALIANI
Risale a  luglio la corrispondenza con una  mia cara amica,  ex sindaco di Vicchio (Toscana), Elettra Lorini. Le ho posto una domanda  relativa al percorso da Lei attivato in qualità di sindaco , a partire dal 2007,  con gli alunni delle scuole per ricevere idee …Sì perché da quelle idee  doveva essere costruita una scuola.


 “Il  nuovo plesso ( moderno e bio, cioè costruito con tecniche per il risparmio energetico e idrico) sorgerà  in un’area vicina alle scuole elementari del viale Beato Angelico, così da creare un polo scolastico unico e consentire una “ricucitura urbanistica” tra la piazza del mercato e l’area degli impianti sportivi”                                            

   (31/05/2008 Comune di Borgo S.Lorenzo -Vicchio)  

Le ho scritto un mese fa :“Ti ricordi il convegno  in cui mi invitasti a Vicchio  nel 2008  per offrire un personale  contributo sul tema dei laboratori  scolastici ? 

Che fine ha fatto il tuo sogno di  nuova scuola media ? 


Mi ha risposto:
 “ Cara, ti ringrazio....commossa!
Qualcuno si ricorda quella straordinaria avventura (ahimè, finita nel dimenticatoio)
Non sei però la sola a ricordare: la Fondazione Michelucci, che aveva seguito i lavori, ha curato un bellissimo "quaderno" che in realtà è un libro, edito da Polistampa , adottato come testo per gli esami di architettura.
Il titolo del libro è "La scuola e la città" ed offre davvero tanti spunti di riflessione che vanno ben oltre l'esperienza di Vicchio che però ne è "il cuore".


Allora Prima tappa

In  occasione dei 40 anni della Lettera ad una Professoressa il comune ottenne un primo finanziamento dalla provincia che utilizzò per promuovere un "Laboratorio di progettazione partecipata" con i bambini e i ragazzi delle ultime classi elementari e prima media e con un gruppo di adulti interessati (due laboratori distinti, naturalmente). La scuola media è infatti molto vecchia e inadeguata alle nuove esigenze.

Io, nella mia veste di sindaco, introdussi il percorso con il collegio dei docenti e con i ragazzi, sottolineando la volontà di fare davvero un laboratorio di cittadinanza, impegnandomi, in particolare, a tener conto delle indicazioni  se si fossero trovate le risorse per costruire davvero la scuola!
Seconda tappa
"I laboratori": la partecipazione dei ragazzi fu straordinaria

                                                 Terza tappa
 Nuovo finanziamento ministeriale e bando per un concorso di idee. Il concorso fu nazionale: parteciparono circa 70 gruppi di progettazione (che moltiplicati per 3 o 4 professionisti per gruppo significa un coinvolgimento altissimo!) che avevano come traccia su cui "produrre idee" le "linee guida" uscite dal laboratorio. I lavori, a giudizio unanime furono di alto livello

Quarta tappa
Anno 2008 : mostra di tutti gli elaborati pervenuti, premiazione dei primi cinque qualificati in occasione di un convegno "Gli spazi per crescere ed apprendere" cui parteciparono politici locali (impegno della Regione ad assumere e sostenere economicamente il progetto come "pilota" per la Toscana), nazionali (Mauro Ceruti, allora senatore), architetti (in particolare Cecchi, che aveva presieduto la commissione di valutazione dei progetti e successivamente avrebbe curato tutta la parte di architettura del quaderno-libro della Fondazione) e gente di scuola (la Preside di Arzignano …  )

                               Quinta tappa                                     
Con altri soldini sono riuscita a far trasformare, dallo stesso gruppo vincitore del concorso, l'idea in progetto preliminare.
Il modellino è stato "in vetrina" nella stanza del sindaco gli ultimi mesi della mia avventura.... poi è stato messo da qualche parte e si è solo parlato delle difficoltà economiche di un progetto troppo ambizioso 
N.B. Nelle  elezioni amministrative successive del 2009 Elettra non è stata ricandidata )   
P.S. : la mia rabbia non è ancora sbollita: invece che un progetto di cittadinanza si è trattato di un percorso altamente de-cittadinalizzante e diseducativo:
 quale fiducia avranno domani quei ragazzi divenuti adulti di fronte alle promesse dei politici?    
Un grande abbraccio .         
Elettra “

Non servono commenti .

 Sempre in tema di protagonismo dei ragazzi e di attenzione verso essi,  è datato 15 maggio 2013,  l’evento a Padova   Partecipare, Infinito futuro”.  
L’ occasione era solenne: giovani e istituzioni regionali del Veneto a confronto, organizzato da PIDIDA  Coordinamento Veneto e dall' UFFICIO  regionale del Pubblico Tutore dei minori.
 I protagonisti, ragazze e ragazzi,   dovevano condividere esperienze di partecipazione realizzate in ambito scolastico e associativo nel territorio regionale  e istituzioni regionali quali il Pubblico Tutore dei minori, il Direttore
Generale dell'USR, Assessori regionali ecc..

Obiettivo:   presentare  i primi esiti dell’iniziativa, rilanciando un percorso più approfondito per l’anno successivo. 


  PIDIDA VENEZIA , Palazzo Regione marzo 2013: incontro per preparare il convegno di Padova
 A Padova, si  sono presentati 727 ragazzi  (tra gli 8 e i 18 anni)   dalle varie province del Veneto, a cui si sono aggiunte le consulte studentesche; 
 317 studenti di Vicenza (la nostra zona ha offerto i lavori dell'ITC di Montecchio M.  e dell'IC 2 di Arzignano).    
  Si confrontavano lì, bisogni, aspettative, richieste elaborate dai minori nelle  associazioni e nelle scuole, durante l’anno, in attesa di risposta  dalle istituzioni, con grande entusiasmo dei ragazzi per l'evento..  

  
Che dire?  
Certamente positiva la partecipazione e la  metodologia utilizzata (scambio informazioni tra pari, con costante attenzione dei docenti delegati; però mancavano  all'appello proprio le istituzioni.    

Perché?  
Io credo che gli amministratori
debbano rispondere ad un imperativo etico prima ancora che politico, tenendo a mente che investire sulle giovani generazioni, occuparsi del loro benessere e sviluppo è il migliore grande progetto da realizzare.


Mi rivolgo, dunque, ai politici locali. 

Abbassate l'ottica della Amministrazione  fino all'altezza del bambino, per non perdere nessuno dei cittadini,  accettate la diversità che il bambino porta con sé a garanzia di tutte le diversità.   

Faccio mia l’affermazione dell’esperto Francesco Tonucci:  
“ Mi si contesta spesso che questa (città dei bambini) è una utopia, una
follia;  sono d'accordo ma è molto più utopico e folle procedere nel cammino senza futuro che le nostre città hanno imboccato.  Quella della città dei bambini è una utopia concreta, una utopia sostenibile” .

 A me piace immaginare i comuni della mia vallata  insigniti del titolo 'città dei bambini'.


Donata Albiero                              

APPROFONDIMENTI

* La città dei bambini.  Un nuovo modo di pensare la città         
  Autore Tonucci Francesco Editore Laterza
 Francesco Tonucci è dal 1997 responsabile del progetto internazionale "La città dei bambini" del CNR ed è disegnatore con lo pseudonimo di Frato


*La prima scuola energeticamente autosufficiente ideata dagli alunni 

Diversamente dalla esperienza di Vicchio, segnalo un progetto che ha visto la cooperazione di un Paese intero. 
Firenze - Sarà inaugurata il 7 settembre, alla presenza del ministro dell’Ambiente Orlando, la scuola “green” dei sogni di tutti gli studenti. Immerso nel Parco Urbano dell’Ambrogiana, l’edificio scolastico, costruito in legno, seguendo rigidi criteri dettati dall’edilizia sostenibile, rappresenta un modello per i confort e le tecnologie ecosostenibili utilizzate. La scuola, collegata al centro cittadino da una pista ciclabile, che arriva sino all’ingresso dei cancelli dell’istituto, grazie all’impiego della geotermia, del fotovoltaico e per l’utilizzo di materiali isolanti naturali, non ha bisogno di collegarsi alla rete del metano, risultando energeticamente autosufficiente.
La peculiarità del progetto è rappresentata indubbiamente anche dall’alto coinvolgimento degli alunni, 45, che hanno contribuito, con la collaborazione di 73 insegnanti e 27 collaboratori esterni, con le proprie idee e proposte a costruire una scuola “a misura di bambino”. L’intervento è sostenuto dal Comune di Montelupo Fiorentino.
  


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